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BUBBOLINA MOD News Ado e Supporto Infanzia
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Inviato: Gio 09Feb17 17:36 Oggetto: Adozioni con truffa, in due sotto processo |
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Adozioni con truffa, in due sotto processo
Una è la ex presidente della Onlus Airone con sede in città. Coppia pisana si costituisce parte civile
03 febbraio 2017
PISA. Primi due rinvii a giudizio nell’inchiesta su un presunto raggiro legato alle adozioni internazionali dove una coppia pisana è parte civile e una di Volterra compare come parte offesa in un altro filone delle indagini.
Il gip del Tribunale di Savona ha mandato a processo Silvia La Scala, 71 anni, ex presidente della Onlus Airone, e l’interprete Inna Troukhan, 49 anni, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e concorso in truffa aggravata.
Stralciata ad altra udienza (25 maggio) la posizione di ulteriori due imputati, i kirghisi Alexander Angelidi, 54 anni e Venera Zakirova, 50 anni, dichiarati irreperibili. Era stato chiesto il rinvio a giudizio anche per Orietta Maini, 58 anni, vice presidente della Onlus, ma è deceduta nei mesi scorsi.
La coppia pisana, Tiziano Bernardini e Alessia Raglianti, assistita dall’avvocato Tiziana Mannocci, si è costituita parte civile (anche tre coppie di Bergamo e una Roma) ed entra nel processo - prima udienza a ottobre 2017 - per ottenere, in caso di condanna, un risarcimento dei danni.
Dura da anni la battaglia dei coniugi Bernardini contro l'associazione Airone, già presente a Pisa con una sede in piazza Sant'Antonio, che, secondo l’accusa avrebbe approfittato della voglia di diventare genitori di numerose coppie italiane che chiedevano l'adozione di bambini del Khirghizistan.
Il giro d'affari messo in piedi ammonterebbe ad alcuni decine di migliaia di euro incassati e mai più restituiti. Anche se i bambini non sono mai arrivati. Il sistema adottato da Airone è andato avanti con versamenti da 999 euro per volta attraverso la Western Union da parte delle coppie, costrette a versare contanti ad Angelidi ogni volta che andavano nella repubblica kirghiza. Secondo la Procura tutto si è rivelato un drammatico incubo, con visite ad orfanotrofi e bimbi mostrati ancora in culla da scegliere, ma che non sono risultati adottabili. L’Airone a quel punto è finito sotto sorveglianza della commissione adozioni internazionali che ha mandato in Kirghizistan l’ambasciatore italiano in Kazakistan fino ad arrivare alla cancellazione di Airone. La vicenda salì alla ribalta per la prima volta già nel luglio 2012 quando vennero arrestati il ministro kirghiso dello Sviluppo Sociale, Ravshan Sabirov, e la referente di Airone Venera Zakirova. (p.b.)
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2017/02/03/news/adozioni-con-truffa-in-due-sotto-processo-1.14819226 |
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