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BUBBOLINA MOD News Ado e Supporto Infanzia
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Inviato: Dom 04Feb18 12:09 Oggetto: Un nuovo caso Africa nelle adozioni internazionali |
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POSTED ON 23 GENNAIO 2018
Il governo ci aiuti a portare a casa i nostri figli
Un nuovo caso Africa nelle adozioni internazionali
Grazie a Stefania che scrive da Firenze
"Vorremmo raccontare la nostra storia, simile, purtroppo, a quella di altre cento famiglie. Cinque anni fa con mio marito e mio figlio decidemmo di allargare la famiglia con un altro figlio: eravamo già una famiglia adottiva. Il nostro primo figlio è etiope ed è arrivato ad arricchirci oltre sette anni fa grazie all'istituto dell'adozione internazionale".
"Depositammo quindi la nostra disponibilità al Tribunale dei Minori della nostra città, seguimmo l'iter consueto dei colloqui con assistente sociale, psicologo e giudice onorario. Dopo quasi un anno ottenemmo il decreto per accedere nuovamente all'adozione internazionale".
"Ci affidammo a un ente autorizzato grande e strutturato che ci garantiva di poter tornare in Etiopia a prendere anche il nostro secondo figlio. Questo quasi quattro anni fa. La scorsa settimana una notizia ci è piombata addosso come uno tsunami: il Parlamento etiope ha approvato una legge che abolisce le adozioni internazionali. Sono stati anni di attese, di generosa progettualità familiare, di spese sostenute, di aspettative che adesso, sembra, saranno del tutto vanificate..".
"Per la nostra famiglia sarà un grande dolore, un lutto da affrontare. Sarà comunque niente rispetto alla possibilità negata a quel bambino o a quella bambina di una vita vissuta nell'amore di una famiglia che lo ha fortemente voluto e desiderato ed è pronta a farlo diventare di nuovo Figlio".
"Perché in seguito all'approvazione di questa legge, a tutti i bambini etiopi in stato di abbandono sarà negata l'adozione internazionale e cresceranno negli istituti: in Etiopia l'adozione nazionale non è ancora culturalmente un canale sviluppato e non arriva a coprire nemmeno l'1% di tutti i bambini etiopi in stato di adottabilità".
"Circa 2/3 anni fa in Congo si era venuta a creare una situazione di blocco vagamente analoga a questa. In quel caso però furono denunciate presunte irregolarità, alcuni enti autorizzati furono accusati di illeciti. In quel periodo la Cai (Commissione per le adozioni internazionali) garante istituzionale per l'Italia di tutti gli iter adottivi, era silente e invisibile".
"Nonostante tutte le difficoltà del caso i centocinquanta bambini del Congo, grazie alla forza d'animo dei loro genitori adottivi ed all'interessamento delle istituzioni riuscirono tutti ad arrivare nelle loro nuove famiglie: oggi la vicenda etiope è meno complessa, nessun illecito, nessuna irregolarità... ma altrettanto dolorosa. Questa volta abbiamo una nuova Cai attiva e presente, al fianco delle famiglie e degli enti autorizzati".
"Chiediamo una mano a te e a tutti i lettori di questa rubrica per sollecitare le istituzioni coinvolte in questa vicenda (Cai e Presidenza del consiglio dei ministri in primis) a trovare una soluzione governativo-diplomatica con le autorità etiopi per portare a casa nostro figlio e gli altri cento bambini. Sottraiamo questi bambini al destino che una legge così crudele vuol scrivere per loro".
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19 commenti
11 giorni fa
Luca Panzarea
Noi siamo tra le ultime coppie rientrate in Italia con una bimba etiope prima di questo anno dove ne sono arrivati praticamente zero e per finire con questa brutta notizia della chiusura.Posso capire cosa si prova nel trovarsi questo immenso portone chiuso in faccia dopo 4/5 anni di Sacrifici perché anche durante il nostro percorso sono cambiate leggi,hanno fatto stop e ripreso,fatto guerre,cambiato governi etc.Leggo un sacco di idiozie riguardo le adozioni nazionali,per chi non ne fosse a conoscenza,si ha uno 0,6% di probabilità di avere una nazionale (completamente gratuita) perché parliamoci chiaro,dove sta l'interesse di dare un bimbo che frutta 520€ al giorno???Chiaro che ogni tot uno viene smollato, bisogna far vedere che lavorano anche nei tribunali no?
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11 giorni fa
Federica Sperandei
temo purtroppo che poco si possa fare a questo punto. in Etiopia la situazione adozioni ha iniziato a barcollare qualche anno fa ormai. dopo anni di numerosi arrivi. alla fine come si poteva immaginare lo stato ha deciso di chiudere per motivi suoi giusti o sbagliati che siano. ahimè dubito si riaprirà a breve. solo la rettifica delle leggi adozioni a volte richiede anni. inoltre una cosa è se c'era già un abbinamento in corso come nel caso Congo allora forse qualche pressione aiuterebbe. diverso è se la coppia non ha ancora abbinamento. in tal caso meglio elaborare il lutto e guardare altrove valutando i tempi, i costi e tutto quello che ne può conseguire. è durissima, lo so bene, ma rinunciare lo sarebbe anche di più.
RispondiCondividi10
11 giorni fa
Atari Mailing
temo si verifichino casi anche di "produzione di figli su richiesta" (all'unico scopo di prendersi i soldi ! ).
Mi chiedo se non sia meglio prendere figli in affido (tra quelli che chiedono aiuto in Italia).
RispondiCondividi10
11 giorni fa
Anonimo
Gli abusi ed i maltrattamenti su bimbi etiopi di cui è arrivata notizia negli utlimi anni si riferiscono tutti e solo a coppie americane... niente del genere è mai successo in Italia, dove le coppie vengono sottoposte a screening accurati e da svariati soggetti prima di poter accedere all' iter di adozione internazionale
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11 giorni fa
Chiara Marchetto
Se e' vero, come dice Loweel, che "La motivazione e' che erano troppi i casi documentati di bambini etiopi dati in adozione ed abusati. ", mi sembra una situazione simile al Congo e la vedo dura a sbloccare.
Pero' mi sembra impossibile dato il controllo post adozioe degli assistenti sociali
Forse Stefania potrebbe dare qualche particolare in piu', se vuole che cerchiamo di fare qualcosa
RispondiCondividi01
12 giorni fa
Novella Talà
Quali strumenti abbiamo per modificare l'ordine delle cose che racconta la sig.ra Stefania? Su cosa si può fare leva? Su chi? La raccolta di firme proposta da Grazia Grazie potrebbe smuovere qualche coscienza? Da parte mia massima vicinanza e massimo appoggio possibile.
RispondiCondividi10
12 giorni fa
DrinkLakeComo
Forse sono un po' fuori tema, ma è un argomento che può interessare tutte quelle famiglie che aspettano per anni un bambino in adozione, che poi magari non arriverà mai.
Sapete cos'è l'affido familiare? Si tratta di occuparsi di un bambino che nella sua famiglia non può stare, ma che non può essere dichiarato adottabile.
A volte il bambino rimane con la famiglia affidataria per un periodo poi torna a casa.
Molte volte, in Italia circa nel 60% dei casi, rimane in affido per sempre.
Per ogni 10 famiglie che aspettano un'adozione nazionale, c'è un bambino disponibile.
Per ogni familia che si offre per un affido, ci sono 10 bambini che vivono in istituto.
La procedura è simile all'adozione, ma i tempi di attesa per l'affido sono brevissimi, pochi mesi.
Pensateci.
Tanti bambini hanno bisogno di voi.
PS Io sono mamma di due adolescenti e mamma affidataria (per sempre) di un 3enne.
Ripeto: pensateci!
RispondiCondividi1 risposta50
12 giorni fa
Marta Emmepi
il punto è che l'affido è sempre un atto di amore e di altruismo incondizionato, l'adozione no. Come scrive lei, lo dicono i numeri.
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12 giorni fa
Kate Bakerloo
Cara stefania, ha la mia stima assoluta per il bellissimo atto che vuole compiere. Non ero a conoscenza dei fatti da lei citati ma se la situazione diplomatica non puo' essere risolta perche' non guardare altrove? Purtroppo ci sono fin troppi bambini in questa situazione in tutto il mondo. Le faccio I migliori auguri e spero possa realizzare I suoi sogni in un modo o nell'altro.
RispondiCondividi21
12 giorni fa
Luca Costantino
Senza polemica alcuna, ma con genuina curiosita'... Perche' e' un lutto non riuscire ad adottare un bambino etiope? Ci sono letteralmente milioni di bambini in attesa di azione in tutto il mondo, a partire dagli orfanotrofi italiani sotto casa. Che necessita' c'e' di andare dall'altra parte del mondo, o perche' e' piu' grave non riuscire ad adottare un bimbo etiope rispetto ad uno ucraino, spagnolo, o italiano?
Hanno desiderio di adottare un bimbo, cosa encomiabile. Che passino a valutare un altro Stato, a partire da quello italiano...
RispondiCondividi3 risponde50
12 giorni fa
Loweel
Il problema e' che le adozioni internazionali sono piu' semplici di quelle svolte in italia. Non so perche'.
RispondiCondividi1 risposta30
11 giorni fa
Chiara Marchetto
perche' ci sono POCHI bambini italiani adottabili
molto pochi
come scrive bene Clarissa
tutti credono che ce ne siano a valanghe ma per fortuna sono pochi
RispondiCondividi01
12 giorni fa
Clarissa Rossi
Quando si riceve l'idoneità all'adozione bisogna fare una scelta e una sola, non si possono tenere aperti più canali. Di bambini adottabili in italia ce ne sono pochi (per fortuna) in confronto alla richiesta quindi esiste la possibilità che non si arrivi mai ad un assegnamento a meno di una coppia molto giovane e molto fortunata. Se si sceglie l'internazionale si deve dare mandato ad un ente (e uno solo) certificato che opera in un paese specifico. La chiusura delle adozioni significa per questa famiglia un ritardo tale da poter pregiudicare qualsiasi altra adozione:non conosco la situazione specifica ma è molto probabile che per presentare domanda ad un altro ente abbiano bisogno di un nuovo decreto di idoneità. Dal momento che l'età dei genitori è una discriminante molto forte le possibilità di questa famiglia si assottigliano di molto, considerata anche la richiesta.
RispondiCondividi50
12 giorni fa
Marta Emmepi
Cara Stefania, tutta la mia solidarietà, per quanto poco conti, ma temo che il fatto di portare in Italia un piccolo extracomunitario in più (per non parlare di 100) non sia proprio una priorità di questo governo. e pare non importi un fico secco nemmeno ai lettori, a giudicare dal numero di commenti alla sua lettera... (vabbè che stamattina il link non funzionava, ma alle 15 quattro reazioni sono proprio pochine)
RispondiCondividi35
12 giorni fa
Assunta Guarino
ma è mai possibile che si guardi il dito e non la luna? ma Santo Dio, ci sono bambini sparsi nel mondo che hanno bisogno, BISOGNO!!!!, dei genitori e le nazioni cieche e sorde che fanno? negano il diritto all'amore di una famiglia.
è una cosa che nel 2018 non sta nè in cielo nè in terra.
è una vergogna per l'umanità intera, che non si mobilita per il sacrosanto diritto dei fanciulli.
è la negazione della felicità dei bambini.
è strafottenza e cattiveria all'ultimo stadio.
Coperta dal silenzio.
Coperta dalle leggi e dai regolamenti blateranti.
Coperta dal pattume degli adulti che non hanno un cuore.
La politica deve esser fatta di cuore.
cuore.
cuore.
cuore.
RispondiCondividi05
12 giorni fa
Chiara Marchetto
credo serva innanzitutto sapere prche' l'Etiopia abbia bloccato le adozioni internazionali
immagino sia per reagire a qualcosa e se si vuole riprendere ad adottare bisogna risolvere quel qualcosa
non credo che il nostro Stato possa niente sulla legge di un altro stato sovrano
(se non invocare la non retroattivita' della legge per pratiche gia' iniziate)
mentre e' piu' facile far cambiar idea a chi ha fatto la legge se si cura la causa della stessa
in bocca al lupo: capisco come vi sentite (sto prendendo anch'io in consideraz l'adozione)
RispondiCondividi1 risposta22
12 giorni fa
Loweel
La motivazione e' che erano troppi i casi documentati di bambini etiopi dati in adozione ed abusati.
RispondiCondividi30
12 giorni fa
Gianfranco Falcone
Storia eccezionale e commovente. Difatto, la CAI è una commissione consultiva che opera sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si rapporta al diritto internazionale umanitario attraverso compiti di coordinamento e nel rispetto del diritto vigente negli altri paesi. Le soluzioni governativo-diplomatiche della CAI sono abbastanza minimali se non inesistenti, Nel frattempo occorrerebbe chiedersi perché gli altri paesi, come l'Etiopia, "sottraggono i propri bambini al destino che una legge così crudele vuol scrivere per loro". Mi sembra un po' presuntuoso fare affermazioni senza conoscere storia, economia, politica, diritti e quant'altro entri nella grande pentola dei problemi umani e sociali dove si cucinano minestroni di qualsiasi ingrediente, mentre ognuno, dal proprio canto, vede l'aspetto che desidera vedere. Scusate il disturbo.
RispondiCondividi32
12 giorni fa
Grazia Grazia
Forza. Se organizzate una raccolta di firme o qualcosa di simile da far arrivare agli enti preposti, io ci sono.
buon.vento@hotmail.it
Grazie; siete persone da esempio
http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2018/01/23/il-governo-ci-aiuti-a-portare-a-casa-i-nostri-figli/ |
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